Ci puoi tracciare un primo bilancio dall'ingresso di CAD IT nel Gruppo Cedacri?
Dall’ingresso in Cedacri è trascorso poco più di un anno e il bilancio è sicuramente molto positivo. Il confronto con una struttura così complessa e con un’organizzazione manageriale molto strutturata, ci ha consentito di apprendere nuovi protocolli e metodologie di lavoro. Questo percorso è iniziato da poco ma abbiamo già un’altra bellissima sfida: quella dell’integrazione con ION. Sono entusiasta e credo che sia una formidabile opportunità per internazionalizzarci e per crescere ulteriormente come azienda, come manager e come dipendenti.
Ritieni che le diverse culture aziendali delle società del Gruppo rappresentino una risorsa o un ostacolo?
Ritengo che sia sempre un arricchimento confrontarsi con diverse culture aziendali, cercando di recepire il meglio di ciascuna. Sia Cedacri sia ION sono per CAD IT un’opportunità di crescita continua e penso che anche CAD IT possa contribuire con la propria esperienza al miglioramento di questo nuovo grande gruppo societario.
I progetti pilastro di CAD IT di quest'anno...
Abbiamo diversi progetti strategici quest’anno. Sicuramente è molto importante, sia per i corrispettivi previsti sia per la referenza sul mercato, il progetto Turnaround ICCREA che prevede l’installazione completa della nostra Suite Finanza. Il valore complessivo del contratto è di ben 41 milioni di Euro. Altamente strategico è anche il progetto di installazione della Suite Finanza per il Cliente IOR che aggiunge un’ulteriore prestigiosa referenza internazionale per il nostro prodotto Suite. Degno di nota anche il Progetto M1Y Money per Banca Popolare di Sondrio, con il rilascio di questo nostro prodotto per la consulenza. Ci siamo aggiudicati il progetto de quo, a seguito di una procedura di gara, che ci vedeva competere contro Prometeia. Infine, citerei un progetto tecnologicamente innovativo e molto strategico sul nostro cliente Unicredit, Obsolescenza Tuxedo, che prevede la conversione della procedura CAD IT Area Finanza web 2.0 in Java. Sono certa che l’acquisizione di ION ci porterà ad un’accelerazione del processo di internazionalizzazione aziendale, consentendoci di crescere ulteriormente ed evolvere.
La pandemia ci ha cambiato: in cosa è stata un freno e in cosa un acceleratore?
Con il Covid abbiamo affrontato uno stravolgimento delle nostre abitudini e certezze. Sicuramente abbiamo tutti sofferto per i nostri cari e colleghi, che si sono ammalati o sono mancati in modo così improvviso e spesso in totale solitudine. Tuttavia le difficoltà affrontate e il ridursi degli eventi di socialità ci hanno portato a riscoprire cosa è veramente importante nella nostra vita ovvero la relazione con le persone. Dal punto di vista lavorativo, pur nella difficoltà di non potersi incontrare fisicamente e comunicare di persona, abbiamo scoperto la forza dello smartworking, che ci ha consentito di raggiungere tutti gli obbiettivi aziendali.
Come immagini il nostro modo di lavorare in futuro?
Immagino che sarà un modello molto flessibile, organizzato per obbiettivi, in cui ciascuno potrà esprimere il proprio talento e la propria creatività, conciliando le esigenze lavorative con quelle personali.
Cosa pensi delle quote rosa in azienda?
Purtroppo qui c’è ancora parecchio da fare. Ritengo che l’Italia sia molto arretrata sulle politiche di sostegno alle donne lavoratrici, ad esempio asili nido, bonus babysitter, doposcuola nelle scuole pubbliche, ecc... Un problema che si accentua quando i figli sono in DAD, soprattutto se frequentano le primarie, con la mamma che deve assisterli ed è sovraccaricata di stress per poter conciliare lavoro e famiglia. CAD IT è sempre stata attenta alle esigenze delle mamme lavoratrici concedendo part-time, smartworking e aspettative legate alle necessità della maternità. Nei ruoli chiave in azienda abbiamo molte donne nel management aziendale, primi livelli di organigramma, che si sono distinte per competenza, capacità e grinta. Sono molto fiera di loro perché sono consapevole che per aver raggiunto tali obiettivi hanno dovuto lottare e sostenere molti sacrifici.
Una donna che per te è fonte di ispirazione nella vita e sul lavoro...
Ci sono due grandi donne che ammiro e mi guidano con il loro esempio. Nella mia vita privata Madre Teresa di Calcutta che si è prodigata per il prossimo aiutando i più deboli e bisognosi. Devo a lei e a mio padre la mia scelta di contribuire attivamente a sostegno dell’Associazione Voci e Volti, che si occupa di costruire scuole in Tanzania e pozzi per l’acqua in Madagascar, seguendo in loco la realizzazione dei progetti. Nella vita professionale mi ispiro invece a Rita Levi Montalcini, emblema di passione per il proprio lavoro, dedizione e sacrificio.
Com'è Giulia tra le mura di casa?
Ho una famiglia numerosa. Io e mio marito Gary che è inglese abbiamo tre figli: Abigail di 21 anni, Oliver di 16 e James, il più piccolo, di 14. Sono molto orgogliosa dei miei figli perché oltre a studiare sono attivi nel volontariato. Abigail collabora attivamente con la Caritas di Verona e sta appassionando con i suoi racconti anche i fratelli. Sono una mamma e moglie tradizionale che ama prendersi cura della propria famiglia cucinando, aiutando i figli con i compiti e trascorrendo con loro tempo di qualità conversando, giocando e condividendo le mie passioni per la letteratura classica e l’arte antica e moderna. Devo dire che non sempre è stato facile conciliare il mio ruolo di donna manager e mamma, ma ora che i figli sono più grandi ho raggiunto finalmente l’equilibrio ideale.
Giulia Dal Cortivo, Amministratore CAD IT